Pedofilia, per il cardinale Riviera è colpa delle vittime: “Devono avere un po’ di pietà, hanno la coda molto lunga”

da Il Primato Nazionale) – Roma, 19 ago – In Pennsylvania centinaia di preti, circa 300 secondo le stime, avrebbero molestato e violentato minori dagli anni ’40 ad oggi. A rivelarlo è un dettagliato rapporto di oltre 1400 pagine redatto e diffuso dalla Corte suprema dello Stato americano. Soltanto quindi in una zona neanche troppo estesa degli Stati Uniti, un numero impressionante di sacerdoti si è reso protagonista del crimine più orrendo. Come se non bastasse, dopo questo ennesimo scandalo che compromette la credibilità della Chiesa già ai minimi storici, sono arrivate le vergognose dichiarazioni di un arcivescovo messicano.

Sergio Obeso Rivera, nominato lo scorso giugno da Bergoglio cardinalepresbitero di San Leone I, ha infatti affermato: ”Le vittime di pedofilia che accusano gli uomini di Chiesa dovrebbero avere un po’ di pietà perché hanno una coda molto lunga e dunque facile da pestare”. Parole choccanti e indecenti, che non lasciano troppo spazio a interpretazioni benevole e che meriterebbero un’immediata presa di posizione da parte del Papa, che neanche due mesi fa ha scelto di “premiare” l’operato di Obeso Rivera.

Nel frattempo più di 140 teologi, educatori e cattolici laici americani hanno lanciato una petizione per chiedere ai vescovi degli Stati Uniti di presentare le dimissioni a Papa Francesco, come riportato dal National Chatolic Report. Se accolto, sarebbe un gesto simile a quello dei vescovi cileni che a maggio hanno deciso di dimettersi in seguito alle numerose e pesanti accuse di abusi sessuali e corruzione. Un gesto in ogni caso sin troppo simbolico, ma che rivela come la Chiesa si trovi sempre di più al centro di uno scandalo decennale. Proprio in seguito al rapporto diffuso dalla Corte suprema della Pennsylvania, nel mondo cattolico americano sta scoppiando una bufera destinata ad avere inevitabilmente lunghi strascichi. “Facciamo appello ai vescovi cattolici degli Stati Uniti affinché considerino, nella preghiera e nella sincerità, di sottoporre a Papa Francesco le loro dimissioni collettive come un atto pubblico di pentimento davanti a Dio e al Popolo di Dio”, si legge nella petizione lanciata dai cattolici statunitensi.

Di Eugenio Palazzini

Con fonte Il Primato Nazionale

 

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