Genova, un ingegnere del ponte: “Avevo già denunciato le pericolose oscillazioni”

La tragedia di Genova continua a far discutere. Ci si interroga sui responsabili, su cosa si poteva fare per evitare il crollo del ponte Morandi e su cosa si deve fare ora.

Intanto la Repubblica ha sentito Saverio Ferrari, uno degli ingegneri che ha costruito il ponte Morandi, che spiega le ragioni del crollo a Genova: “All’epoca della costruzione ero addetto a seguire l’ingegnere strutturale del progetto Morandi. C’è un problema di fondo: la direzione dell’autostrada. Alla fine del lavoro hanno fatto il collaudo con delle motrici che portavano 90 quintali. Ne hanno messi 6 o7 per il collaudo. Nel ’79 sono arrivati gli autotreni, dove caricavano 40 tonellate. Quando si formava la coda si concentravano su queste campate in centro, il minimo era di 6 o 7 autotreni. È assurdo pretendere che un asino che porta 1 tonnellata di sale oggi ne porta 5. ll povero asino molla le gambe. Il problema è nello smistamento degli autotreni, cercare di fare un traffico alternato”.

Saverio Ferrari, quindi, non ha dubbi e punta il dito contro la mancata manutenzione. “Quando io sono passato ho visto che stavano lavorando, ma lavoravano sull’intonaco. Non hanno fato delle manutenzioni straordinarie, da andare a vedere cosa comportano le oscillazioni, da che parte tirano le oscillazioni. Negli anni sono passato parecchie volte sul ponte e ho sentito le vibrazioni del piano stradale, proprio dove c’erano le giunture. Ho denunciato queste oscillazioni all’ufficio progettazione della società Morandi, mi hanno risposto che non c’erano i soldi per sistemarlo. Dovevano fare un’aggiunta. Nel 1982 doveva essere creato un supporto al centro”.

E la corrosione? Per Saverio Ferrari non c’entra nulla, i lavori dovevano essere protati avanti in modo diverso. Ma quanto ci vorrà per ricostruire il ponte? “Dai 24 ai 36mesi”.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.