Agenti Polfer pestati a Bergamo e Pavia dai migranti. Ma il PD si indigna solo per la capotreno anti-rom

Giornate di intenso lavoro per gli agenti della Polfer su tutte le tratte nazionali. In particolare, secondo i dati forniti in Lombardia, nell’ultima settimana di controlli (6-12 agosto) si sono verificati due aggressioni. In manette è finito un 20enne senegalese il quale si è rifiutato di mostrare i documenti a due poliziotti della Polfer di Treviglio (Bergamo) e li ha colpiti con calci e pugni.

Dieci e quindici giorni la prognosi per gli agenti. Il giovane è accusato di resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto generalità, lesioni e danneggiamento. Un 22enne, invece, è stato arrestato in stazione Centrale a Milano per un ordine di esecuzione pena per reati contro la persona. Altri due poliziotti sono stati aggrediti presso il posto Polfer di Pavia. Questa volta per resistenza a pubblico ufficiale è stato arrestato un cittadino ghanese di 30 anni che, alla richiesta di allontanarsi dall’interno della stazione dove aveva improvvisato un letto per trascorrere la notte, ha reagito sferrando calci contro gli agenti.

De Corato: “L’organico della Polfer va potenziato”

Secondo i dati della Polfer lomnbarda, in questi giorni sono stati in tutto tre le persone arrestate, 50 i denunciati e 1.428 le persone identificate. Di queste, 676 stranieri, di cui 17 non in regolare con il permesso di soggiorno. Nei giorni scorsi Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano e asessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia, ha fatto appello al governo «per adeguare l’organico della Polfer. La Lombardia è all’ ultimo posto nel rapporto tra popolazione residente e forze dell’ordine in servizio sul territorio: solo uno ogni 325 abitanti. La rete ferroviaria lombarda si sviluppa su un percorso di 1.900 km e conta circa 200.000.000 di viaggiatori all’anno, con un passaggio di 2.256 treni al giorno. Con questi numeri – ha concluso l’esponente di Fratelli d’Italia – solo 80 agenti operativi della Polfer sono insufficienti».

Con fonte Il Secolo D’Italia

 

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