Approvato il decreto dignità, Di Maio: ‘Cittadini 1 – Sistema 0’

“E’ stato approvato dopo decine di anni il primo decreto non scritto da potentati economici e lobby. E’ il primo decreto dopo tanti anni che mette al centro il cittadino, mette al centro gli imprenditori, mette al centro i giovani precari. Finalmente i cittadini segnano il punto: Cittadini 1 – Sistema 0”.

Così Luigi Di Maio in conferenza stampa una volta approvato il decreto dignità anche al Senato.

Alla domanda di un giornalista se ci sarà un decreto dignità anche per i precari di Foggia, il ministro del Lavoro ha risposto:

“Ci sono tante emergenze da affrontare in Italia, io devo dire che su questo ci siamo al lavoro su tutti i fronti. Il decreto dignità dà dignità a delle categorie, soprattutto le più deboli di questo paese, ma ce ne sono tante altre su cui dovremo lavorare”.

“Sono contento – ha aggiunto – di aver preteso dal governo che ho rappresentato con questo provvedimento in queste settimane le stesse cose che io pretendevo dal governo quando stavo all’opposizione. Siamo stati in aula per tutta la discussione del dibattito, non abbiamo apposto al fiducia, abbiamo ascoltato, abbiamo approvato emendamenti dell’opposizione. E abbiamo portato a casa un provvedimento che affrontava quattro emergenze sociali: burocrazia, precariato, delocalizzazioni delle aziende dei cosiddetti ‘prenditori’ e pubblicità sul gioco d’azzardo”.

“Oggi – ha proseguito Di Maio – l’Italia guadagna un primato in Europa: è il primo paese in Europa ad aver abolito del tutto la pubblicità sul gioco d’azzardo. E questo lo dedico a tutti quegli operatori del sociale che ogni giorno cercano di salvare padri e madri di famiglia dalle grinfie delle slot machine e del gioco d’azzardo che sta distruggendo tante famiglie italiane”.

“Il 90 per cento di chi gioca d’azzardo in Italia apprendeva del gioco d’azzardo attraverso la pubblicità. Quella pubblicità non esiste più e chi non rispetta questa legge si becca una multa di oltre il 20 per cento di quello che ha fatto come introito,” ha concluso.

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