“Ha favorito le banche”: Finalmente indagato Mario Monti, il traditore del popolo italiano!

Il governo di Mario Monti è finito sotto inchiesta! Tra i nomi interessati dalla procedura ci sono Maria Cannata, attuale direttore del Debito, il suo predecessore Vincenzo La Via,Domenico Siniscalco, direttore generale del Tesoro poi passato proprio a Morgan Stanley e Vittorio Grilli, anche lui ex direttore generale del Tesoro.

L’INDAGINE

L’istruttoria è stata avvita dalla Corte dei Conti all’inizio del 2016. Ciò che ha fatto scattare la macchina della magistratura è stata la procedura che ha consentito a Morgan Stanley di chiudere anticipatamente, dall’oggi al domani, contratti stipulati con lo Stato italiano per un valore di 3,1 miliardi. L’operazione è stata resa possibile da una clausola, la quale permetteva alla banca di recedere dai contratti stipulati nei primi anni del 2000, nel caso in cui si fossero verificate particolari situazioni. L’istituto di credito, quindi, ha deciso di utilizzare questa condizione nel pieno della crisi del 2011, che ha portato lo spread italiano a raggiungere numeri da capogiro, oltre 3,1 miliardi di euro. A questa cifra si dovrebbero poi aggiungere gli interessi, legati al costo del finanziamento che è stato aperto per coprire il buco creato, che porterebbero il totale a 4 miliardi di euro.

Nella relazione dei giudici si legge: “Il governo favoriva le banche. Esiste inoltre un anomalo collegamento tra i giudizi di rating e la formazione dei contratti di derivati, cui a volte consegue l’emersione di una situazione di conflitto d’interessi tra le società di rating e gli istituti bancari”

 

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