Enrico Rossi stanzia 2 milioni di euro per “integrare” i rom. Intanto 50mila famiglie toscane in stato di indigenza

Il Partito Democratico continua a perdere voti e continua a sfidare il popolo italiano che ha quasi perso la pazienza. Il governatore della Toscana Enrico Rossi stanzia 2 milioni di euro per integrare gli zingari. Furia della Lega: “Ricordo al presidente che in Toscana abbiamo più di 50.000 nuclei familiari in condizioni di forte indigenza, ma a loro chi ci pensa?“.

Siamo amareggiati e indignati per il comportamento del Presidente Rossi“. Così tuona il capogruppo della Lega in Regione Toscana, Elisa Montemagni, per l’assenza in Aula del governatore Enrico Rossi. “Sono gia due sedute che attendiamo di discutere delle crisi aziendali della Toscana ma, anche questa volta, il Governatore ha trovato di meglio da fare. Non solo non si è presentato, ma ha deciso di destinare quasi due milioni di euro per l’integrazione di rom e sinti“. In effetti, da ordine del giorno, il presidente era atteso per la discussione della comunicazione di Giunta numero 33 in merito alle crisi industriali della Toscana ma, a seguito della sua partecipazione ad una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati per la presentazione del protocollo d’intesa sui campi rom, la sua presenza in aula è venuta meno.

Il protocollo di integrazione

La Regione Toscana con questo protocollo, firmato assieme ai comuni di Firenze, Sesto Fiorentino, Lucca, Prato e Carrara, stanzierà inizialmente 500 mila euro ora (ed un altro milione nel 2019) destinati alla ristrutturazione di edifici e bonifiche di spazi capaci di offrire soluzioni abitative diverse, non più legate all’emergenza, altri 600 mila euro – non solo per i settecento bambini e ragazzi che vivono nei campi nomadi – per contrastare l’abbandono scolastico nell’età dell’obbligo. E poi azioni volte a tutelare i soggetti più vulnerabili ed esposti ad un maggior rischio di marginalità.

Gli interventi sono volti, da un lato al superamento dei campi nomadi (obiettivo fra l’altro di una direttiva nazionale approvata dal passato governo Renzi), dall’altro in percorsi di integrazione e contrasto all’abbandono scolastico. La Regione interverrà fino a metà della spesa mentre, per il resto, dovranno pensarci le amministrazioni locali, che potranno presentare un progetto anche in forma associata o attraverso un’Unione, oppure le Società della salute. Le risorse verranno quindi affidate ad un bando ad hoc che sarà pubblicato nei prossimi giorni, le cui linee guida sono già state deliberate questa settimana dalla giunta.

L’ira della Lega

Dalle fila della Lega si alza la protesta. Se in primo luogo infatti viene criticata la scelta di destinare altri fondi per percorsi di integrazione, dall’altro lato ci si indigna per l’assenza in aula durante la disussione di una tematica, quella occupazionale, molto cara all’elettorato leghista. “Migliaia di lavoratori e loro famiglie – attacca Montemagni – sono in ansia, poiché il posto di lavoro è messo fortemente in dubbio da situazioni imprenditoriali che rischiano di essere non più gestibili e, mentre la Lega avrebbe preferito occuparsi di queste crisi aziendali che attanagliano la Toscana, il governatore ci gira le spalle e inizia ad elargire soldi a pioggia in favore di sinti e rom“. “Sono circa 2 milioni di euro, quelli che Rossi intende mettere sul tavolo che, se divisi per la popolazione rom oggi presente nei campi (circa 2100 persone) fanno quasi 1000 euro a testa! Quale toscano non vorrebbe ricevere mille euro per risolvere i propri problemi?“, continua la consigliera leghista. “Ricordo al presidente che in Toscana abbiamo più di 50.000 nuclei familiari in condizioni di forte indigenza, ma a loro chi ci pensa?“.

con fonte Il Giornale

 

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