Salvini: “Stop al nuovo schiavismo”. I numeri shock di un dramma reale. Chi sono le vittime.

“Anche le rotte migratorie sono spesso utilizzate da trafficanti e sfruttatori per reclutare nuove vittime della tratta”, queste sono state le parole di Papa Francesco pronunciate giorni fa.

Ed oggi una riflessione degna di attenzione arriva proprio dal mondo cattolico; il tema trattato è la tratta degli schiavi “immigrati”. E’ proprio attraverso le migrazioni, infatti, che il racket trae proventi per il suo business, e questo è valido particolarmente per quanto riguarda la prostituzione che coinvolge circa 1 milione di minori, vittime di sfruttamento sessuale.

Del resto, i numeri continuano a essere inquietanti: quei 10 milioni di bambini costituiscono il 28% delle vittime della tratta identificate a livello mondiale. Se si analizzano singole regioni geografiche, tra le quali l’Africa subsahariana, l’America centrale e i Caraibi, i numeri salgono sensibilmente al 64% e al 62%, secondo i dati forniti da Unicef e dal Gruppo di coordinamento interagenzia contro la tratta di esseri umani (Icat).

Dati sui quali anche il segretariato delle Nazioni unite ha invitato a riflettere: “La tratta di esseri umani – ha spiegato il segretario generale Antonio Guterres – è un crimine vile che si nutre di disuguaglianze, instabilità e conflitti”, grazie ai quali “i trafficanti traggono profitto dalle speranze e dalla disperazione delle persone.

Dal 2012 al 2016, oltre 152 milioni di bambini e ragazzi, di età compresa fra i 5 e i 17 anni, sarebbero stati coinvolti nel business lucroso del lavoro minorile. Questo dimostra come assieme al racket dello sfruttamento sessuale, la schiavitù dell’età contemporanea si manifesti nelle forme più vili, facendo leva sulla disperazione di chi sfida il mare in cerca di un futuro migliore lontano dalla sofferenza.

Un aspetto della nostra società che impone una riflessione profonda sulle possibili soluzioni per porvi un argine. Possibili soluzioni potrebbero essere l’incremento di vie sicure per le migrazioni dei bambini o il rafforzamento dei sistemi di protezione sociale e per l’infanzia, come prevenzione.

Soluzioni alle quali lavora costantemente il Ministro degli Interni, Matteo Salvini. Notizia di queste ore, infatti, parla di una diminuzione degli sbarchi, in soli due mesi di governo, di oltre 30.000 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, da 34.987 a 4.960.

Ed è solo l’inizio. Dalle parole ai fatti.

Fonte: interris

 

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