Conte negli Stati Uniti, Di Maio: ‘L’immagine dell’Italia torna a contare nel mondo’

“Questa è l’immagine dell’Italia che torna finalmente a contare nel mondo! Ieri il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, nella conferenza stampa al termine dell’incontro con il nostro Presidente Giuseppe Conte, ha dichiarato: ‘Vi consiglio di investire in Italia, nazione grandiosa con gente grandiosa’”.

Lo scrive Luigi Di Maio su Facebook condividendo una foto che mostra Trump e Conte durante il colloquio di ieri alla Casa Bianca.

“Parole che – aggiunge il vicepremier – mi riempiono di orgoglio e confermano che con il governo del Cambiamento l’Italia ha riacquistato grande credibilità sul piano internazionale e che stiamo a tornando a essere considerati un Paese in cui investire”.

E ancora: “Riguadagniamo la stima e la fiducia della prima economia del mondo occidentale e consolidiamo una sincera alleanza e uno storico legame commerciale, puntando anche sull’export”.

“Sappiamo che c’è ancora molto da fare, – continua Di Maio – soprattutto dal punto di vista della burocrazia, dei tempi della giustizia e della lotta senza quartiere alla corruzione, ma la strada intrapresa è quella giusta”.

“Il cambio di passo del nostro Paese è innegabile. Come cittadini italiani dobbiamo tutti esserne orgogliosi,” conclude il leader 5Stelle.

Ieri Trump ha dichiarato che “Conte sta facendo un lavoro fantastico”. E ha affermato di essere “molto d’accordo con quello che” il governo gialloverde sta “facendo sull’immigrazione legale e illegale”. “Molti altri Paesi in Europa dovrebbero seguire l’esempio dell’Italia,” ha aggiunto.

Nel corso del vertice è stato raggiunto un accordo di massima su alcuni punti fondamentali in termini di sicurezza e politica estera.

Il presidente del Consiglio ha fatto sapere che ora il nostro Paese avrà “una cabina di regia permanente Italia-Usa nel Mediterraneo allargata”.

Si tratta, ha speigato di “una cooperazione strategica, quasi un gemellaggio oserei dire, in virtù del quale l’Italia diventa punto di riferimento in Europa e interlocutore privilegiato degli Stati Uniti per le principali sfide da affrontare in primis riguardo al terrorismo, per tutte le crisi che riguardano l’intera area del Mediterraneo, con particolare riguardo alla Libia”.

 

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