Pensioni: ‘Vi spettano 53 € in più al mese e 3.400 € di arretrati’. Ecco come richiederli

E’ possibile un aumento della pensione! Un mini assegno di 52,91 euro al mese, una piccola cifra che vi deve lo stato e non vi è nessun motivo per non richiederla. Non tutti i pensionati, però, ne sono a conoscenza.

DI COSA SI TRATTA

E’ un aumento per vedovi o vedove di dipendenti pubblici o privati. Il coniuge, infatti, dopo la morte del partner ha diritto non solo alla reversibilità ma anche a questo mini assegno. Per poterlo ricevere, però, la persona in questione deve essere “inabile al proficuo lavoro”.

Il portale laleggepertutti.it spiega che questo assegno non viene riconosciuto in automatico, ma è necessaria una specifica domanda. Questa “integrazione” alla reversibilità è un diritto poco noto, anche se è stato confermato dalla Corte di Cassazione. Per essere riconosciuti inabili al proficuo lavoroservono necessariamente tre condizioni fondamentali:

1) Invalidità al 100%

2) Titolari di pensione di accompagnamento

3) Richiesta di uno specifico certificato (SS5) 

Nell’ultimo caso chi non è invalido al 100% né percepisce l’accompagnamento, potrà chiedere al proprio medico di famiglia di certificare l’inabilità al proficuo lavoro, inoltrando poi all’INPS il documento SS5 che, in quanto atto legale, potrà costare fino a 50 euro.

COME INOLTRARE LA DOMANDA

La domanda va inoltrata all’INPS in via telematica, anche avvalendosi del servizio patronato. E’ consigliabile, inoltre, controllare la propria pensione prima di inoltrare la domanda. Questo è un servizio che tutti i patronati offrono gratuitamente.

Basta presentarsi al patronato di fiducia con il modello ObisM: Cedolino paga del pensionato, il numero della posizione Inps e copia di un documento d’identità valido.

Ne hanno diritto:  Per redditi familiari fino a euro 27.899,67, l’assegno è pari a euro 52,91 che scendono a euro 19,59 per redditi da 27.899,68 fino a euro 31.296,62.

Non spettano assegni familiari, se si supera quest’ultimo reddito. Il riconoscimento dell’assegno è anche retroattivo di 5 anni. Ciò vuol dire che si ha diritto agli arretrati fino a 3.400,00 euro circa.

 

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