Dl Dignità, Di Maio: ‘Da oggi i diritti di chi lavora non si toccano più. Il popolo italiano è tornato sovrano’

“Quando questo decreto sarà definitivamente approvato potremo dire che è il popolo che rinizia a esercitare la sua sovranità, come stabilisce la Costituzione”.

Così Luigi Di Maio intervenendo in aula alla Camera dei Deputati durante la discussione generale del dl Dignità.

“Sovranità – ha detto in conclusione – è una bella parola! Oggi possiamo la prima pietra di una nuova Italia che mette al centro il cittadino e i suoi diritti. E questo è solo l’inizio”.

Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico ha spiegato che “quello che arriva qui oggi è un Decreto Dignità 2.0, migliorato rispetto a quello approvato dal Consiglio dei Ministri qualche settimana fa” e ha precisato che “è nato sotto forma di Decreto Legge perchè ad avviso di questo governo erano e sono urgenti le necessità e i bisogni dei cittadini che va a soddisfare”.

Secondo Di Maio v’è la “necessità di porre un freno al precariato dilagante” in quanto i governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno raggiunto il solo risultato azzerare i diritti dei lavoratori e dei loro portafogli.

“Noi siamo convinti – ha proseguito – che tanti dei drammi che stanno vivendo gli italiani al di fuori di questo palazzo siano strettamente collegati alle diffuse condizioni di precarietà in cui vivono ormai milioni di persone”. Drammi come il calo delle nascite, il calo dei consumi e l’aumento allarmante dell’uso degli antidepressivi.

E ha annunciato:

Da oggi i diritti di chi lavora non si toccano più. Saranno anzi protetti e aumenteranno perché siamo convinti che solo in questo modo si sentiranno persone libere e potranno dare il meglio per il bene della comunità”.

“All’interno di questa definizione – ha precisato – considero anche tutti gli imprenditori italiani, in particolare quell’oltre 90% di piccoli e piccolissimi imprenditori che spesso sono tutelati ancora meno dei loro dipendenti e che lo Stato ha troppo spesso trattato come cittadini di serie B”.

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