Monti impazzisce e vuole prendersi i meriti di Marchionne alla Fiat: “dovete ringraziare me se..”

Il miracolo di Marchionne alla Fiat Chrysler l’ha reso noto quanto importante nel BelPaese.

Eppure l’ex premier professore ha sostenuto di esserci stato lui dietro quell’impresa.

Intervistato da La Stampa, sottolinea i propri meriti per aver convinto Marchionne e John Eljkann ad investire in Italia.

Nell’incontrod del 2005, “andai al Lingotto e cenammo assieme: mi descrisse la situazione difficile, doveva rivoltare l’azienda come un calzino. Ci confrontammo su come fare per contribuire al successo dell’ Italia. Lui come manager del più grande gruppo industriale italiano e io nelle più modeste funzioni di presidente di un’università ed editorialista del Corriere”.

Rispetto al suo periodo da premier, invece, rimembra: “ricordo in particolare un incontro con lui e John Elkann a settembre che durò oltre 5 ore. Parlammo di come salvaguardare la presenza di Fca in Italia, presenti anche i ministri Passera e Fornero. Ottenemmo la garanzia di maggiori investimenti in Italia, mentre il governo si impegnava a proseguire le riforme, ma non a dare sussidi”.

A sentire lui, però, la svolta è avvenuta a Marzo 2012 quando, citando il suo racconto, “decisi di mettere un po’ di pressione morale su Elkann e Marchionne, presenti in sala. Dissi che Torino è la città che ha fatto grande la Fiat e che la Fiat avrebbe continuato ad essere un patrimonio per tutto il Paese perché ero certo che il gruppo si sarebbe ricordato dell’ impegno, del sudore e degli sforzi che gli italiani hanno fatto per rendere grande la Fiat”.

Cosa pensate delle sue parole espresse nel giorno dedicato a Marchionne?

Fonte: Libero

 

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