A lui la Ferrari e agli immigrati i lager. La scoperta shock sul business-accoglienza. 8 milioni all’anno di guadagno.

 

L’immigrazione continua ad essere uno dei fenomeni più discussi degli ultimi anni e le opinioni-analisi a riguardo non hanno tralasciato alcun punto.

Per molti sostenitori dell’accoglienza senza limiti, gli immigrati vanno visti come delle “risorse“. Ora, opinabile o meno che sia la teoria, si spera non si facesse riferimento a quanto scoperto da un’indagine del quotidiano La Verità.

C’è, infatti, chi sulla pelle degli stranieri sta davvero “ingrassandro”. Il giornale di Belpietro ha sottolineato:

“per fare la cresta sui 35 euro giornalieri che lo Stato destina ad ogni migrante, sono esplosi i casi di sfruttamento. Cibo scaduto, igiene assente, punizioni corporali per chi si ribella: da Nord a Sud sono decine le coop finite sotto inchiesta per i trattamenti degli dei lager“.

Uno dei casi più emblematici è quello di Benevento, su cui in passato si soffermò anche La Gabbia:

“la Prefettura aveva affidato 770 migranti al consorzio Malaventum, che nel nome è un programma. Per anni il dominus dell’organizzazione, Paolo Di Donato, ha incassato circa 30mila euro al giorno dallo Stato per accogliere gli immigrati nelle sue tredici strutture. Che in tasca gli girassero molti soldi non ne ha mai fatto mistero, visto che postava su Facebook sue foto su una Ferrari rossa fiammante, su una Porsche e un selfie al timone di un motoscafo con sfondo i faraglioni di Capri. Peccato però che tenesse gli ospiti ammassati in palazzine dove i profughi erano costretti a bere e lavarsi con l’acqua di un pozzo, dal momento che quella potabile non c’era”.

Come rivela La Verità, adesso Di Donato è ai domicialiari con l’accusa di aver organizzato un sistema di corruzione col quale venivano assegnati più immigrati di quanto i suoi centri potessero ospitare.

23 mila euro al giorno e 8 milioni di euro l’anno: che risorse gli immigrati!

Fonte: Il Populista

 

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