Dopo la querela, Saviano se la fa sotto e chiede aiuto. Le sue parole un delirio.

Dopo settimane di insulti, Matteo Salvini ha querelato Roberto Saviano: “Ho querelato Saviano, come promesso.

Lo ha fatto sapere tramite Facebook, spiegando di accettare ogni critica, ma di non permettere “a nessuno di dire che io aiuto la mafia”.

“Quando è troppo, è troppo,” ha concluso. Nel pomeriggio di ieri, infatti, il Ministero dell’Interno ha depositato una querela nei confronti dell’autore di Gomorra per diffamazione a mezzo stampa per una serie di post e dichiarazioni, a partire dal “ministro della Malavita” che usa “parole da mafioso”.

La replica di Saviano è arrivata a stretto giro di posta. Lo scrittore ha scritto su Facebook: “Il ministro della mala vita si è deciso a querelarmi. Non ho avuto alcuna comunicazione ufficiale, quindi non so ancora chi sia il magistrato incaricato delle indagini, ma posso assicurare che appena lo saprò chiederò di essere interrogato”.

Addirittura ecoca il pericolo autoriatarismo: “Tocca agli uomini di buona volontà prendersi per mano e resistere all’avanzata dell’autoritarismo. Anche di quello che, per fare più paura, usa la carta intestata di un ministero, impegnando l’intero governo contro uno scrittore. E sono sicuro che in questo ‘governo del non cambiamento’ nessuno fiaterà, aggrappati come sono tutti al potere. Io non ho paura”.

Non ha paura Saviano. Ma subito dopo invoca aiuto. Guardate cosa scrive: “Non l’ho mai fatto, ma vi chiedo di essere oggi con me in questa battaglia: dietro l’angolo c’è la Russia di Vladimir Putin, modello del ministro della mala vita che, come è noto, ha spesso portato alle estreme conseguenze il contrasto al dissenso”.

Siamo al delirio totale, non pensate?

Fonte: Libero

 

 

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