Botta e risposta tra Salvini e Bruxelles: “C’è un gioco troppo sporco per riuscire a fermare gli scafisti.”

Una giornata ricca di interventi per il vicepremier. Dall’Ue però arriva la sentenza finale: La Libia non è un porto sicuro.

Matteo Salvini ha sollevato una questione molto cara a tutti. Diversi i Paesi Europei che appoggiano la stessa linea sull’immigrazione. Ma anche diversi che non prenderanno nessuna posizione.

Leggiamo i dettagli su Il Giornale:

La replica è arrivata a stretto giro di posta: «Nessuna operazione europea o nave europea riporta i migranti in Libia perché non lo consideriamo un Paese sicuro», ha spiegato la portavoce della Commissione Natasha Bertaud. E l’Alto rappresentante per gli affari esteri Federica Mogherini ha aggiunto:

«La decisione sui porti libici è della Corte europea dei diritti dell’uomo (si riferisce a una sentenza del febbraio 2012 che condannò l’Italia per un respingimento di migranti verso Tripoli, ndr), dunque puramente giuridica e non politica. Quanto alla revisione del mandato dell’operazione Sophia era previsto iniziasse dopo l’estate ma ho chiesto che venisse accelerato e credo che già nei prossimi giorni gli Stati membri potranno iniziare a lavorarci».

Parole che non hanno per nulla soddisfatto Salvini il quale ha chiosato su Facebook: «L’Ue vuole continuare ad agevolare lo sporco lavoro degli scafisti? Non lo farà in mio nome, o si cambia o saremo costretti a muoverci da soli».

Intanto Conte e Salvini di comune accordo festeggiano la vicenda di Pozzallo. La nave non è sbarcata in Italia ma è stato un caso comune europeo. Una vittoria senza precedenti.

 

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