Pozzallo, epidemia di scabbia a bordo dei barconi: emergenza sanitaria

Tra i 450 immigrati sbarcati nella tarda serata di domenica a Pozzallo vengono segnalati “tantissimi casi di scabbia, donne denutrite, molte persone disidratate. Non è un quadro clinico idilliaco ma neanche drammatico”. Queste le parole di Khosrow Mansour Sohani, medico dell’hot-spot di Pozzallo.

“Ho lavorato tutta la notte – ha aggiunto – perché nel centro sono arrivati i migranti a singhiozzo provenienti dalle due navi. Prima in tarda serata le donne e i bambini della nave Monte Sperone, poi gli uomini della Protector e infine gli uomini della nave della Gdf. Non c’è stato un attimo di pausa ma abbiamo affrontato bene l’emergenza”, ha concluso Sohani

Segnalato anche il caso di un migrante in condizioni critiche a causa di una polmonite. Per quel che riguarda i numerosi casi di scabbia, gli infetti sono stati curati con pomate apposite: il decorso è piuttosto rapido. Ora che lo sbarco è stato completato, sarà il Viminale a decidere sulla base di quali criteri saranno ridistribuite le quote agli altri Paesi che si sono offerti per accogliere gli immigrati.

Nel frattempo, sette dei migranti a bordo del peschereccio proveniente dalla Libia sono stati condotti negli hot-spot e sottoposti a interrogatorio: il sospetto è che possano essersi alternati alla guida del natante, in tal caso rischiano l’accusa di scafismo.

 

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