Hans Werner Sinn: “Paolo Savona ha ragione, non è da escludere l’Italexit”

L’incubo “cigno nero” prospettato da Paolo Savona – ovvero una eventuale uscita dell’euro dell’Italia – non è da escludere. Per la Germania anzi è praticamente un destino inevitabile. Dopo l’allarme del nostro ministro per le Politiche europee che aveva sottolineato che “dobbiamo essere pronti a ogni evenienza”, Hans Werner Sinn, consigliere di Angela Merkel, in una recente intervista in tv, riporta il Giornale, tracciato i possibili scenari sulla crisi economica italiana. Sono quattro. E non lasciano speranza.

Le 4 possibilità – Il primo è una manovra di rigore da realizzare attraverso “unapolitica di risparmi” che affosserebbe l’economia. Ma l’Italia non la accetterebbe. Il secondo è che i Paesi del Nord Europa “diventino più cari. È la politica della Bce di dare gas per fare aumentare l’inflazione verso il 2% nella speranza che nei paesi del Nord sia ancora più alta, lasciando indietro i paesi del Sud. Potrebbe funzionare, ma i tedeschi sono pronti ad accettare questa inflazione intorno al 4% con gli italiani a zero?”. No. Quindi, il terzo scenario: una condivisione europea dei rischi (vedi i salvataggi delle banche). Di questa opzione fa parte anche l’ipotesi minima, una delle richieste dell’Italia: la garanzia europea sui depositi bancari. Il quarto è la “svalutazione” sulla quale Sinn sorvola. Ma è l’Italexit, ha commentato l’ economista esperto di Germania, Vladimiro Giacchè.

Italexit – La soluzione ideale “non c’è”, conclude Sinn. Tutti gli scenari hanno pessimi effetti collaterali. Ergo, sarebbe meglio che l’Italia uscisse dall’Euro. Anche perché il progetto Merkel-Macron è penalizzante per il nostro Paese sia sul fronte dei conti pubblici sia sul fronte dell’unione bancaria. Paolo Savona ha provato a correggere il tiro: “Nessuna intenzione di lasciare la moneta unica”. Il “cigno nero” è un evento inaspettato, “può nascondersi anche dietro una fake news”.

 

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