Ora tocca alla protesta della Chiesa: digiuno a staffetta. Magari in magliette rosse.

Dopo la manifestazione dei radial chic in maglietta rossa, ora è il turno del Clero manifestare contro le politiche migratorie.

L’iniziativa è in calendario per il giorno 10 Luglio. La Chiesa, rappresentata da preti e laici, si fermeranno prima in piazza San Pietro e poi davanti a Montecitorio per esprimere il loro dissenso nei confronti del governo, o meglio di Salvini.

I promotori dell’opera di sensibilizzazione hanno scelto di citare Papa Bergoglio, il quale ha da poco ribadito la posizione ufficiale della Santa Sede celebrando una messa ad hoc per dire “no” alle “chiusure” e “sì” alla “solidarietà”.

L’Italia ha optato per una politica della chiusura, divenuta ancor più evidente nell’ultimo Consiglio europeo dove i capi di governo hanno deciso una politica di non accoglienza.

Il Giornale riporta:

Un digiuno come “piccolo segno visibile” di contrarietà a quanto messo in campo dalle istituzioni politiche italiane.

“Il digiuno che voglio – concludono i sottoscrittori dell’appello citando il profeta Isaia – non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo senza trascurare i tuoi parenti?”.

Dopo le “magliette rosse alla riscossa”, è il turno del “diguno a staffetta” degli ecclesiastici.

 

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