Migranti, il ministro Centinaio attacca Galantino: “Bisogna aiutare prima i poveri italiani. Dopo gli altri”

Il ministro leghista all’agricoltura Gian Marco Centinaio attacca il monsignor affarista Galantino: “Ci sono tanti cittadini nelle mense dei poveri, tanti che dormono in macchina perche’ non possono piu’ pagare il mutuo. Bisogna aiutare prima gli italiani”.

“Nella mia citta’, Pavia, un gruppo di immigrati ha bloccato la strada in segno di protesta, perche’ l’insalata di riso era fredda. Ma l’insalata di riso e’ fredda!”.
Non solo: “Vedo tanto bighellonare, vedo tanti telefonini di ultima generazione. Qualche giorno fa un mio concittadino mi chiedeva: ma se scappano da una guerra a chi telefonano tutto il giorno?”.

A Gian Marco Centinaio, ministro leghista delle Politiche agricole, non va giu’ quello che si trova davanti nella sua Lombardia: migranti che vogliono l’insalata di riso calda, bighellonano e telefonano. La sua non e’ una posizione facilissima: ospite dell’assemblea nazionale di Ue.Coop dove si parla di ‘Un’altra cooperazione’, tocca a lui rispondere a monsignor Nunzio Galantino, che certo non e’ stato tenero col governo in materia di immigrazione. “Mi piacerebbe che una buona volta tutti smettessimo l’atteggiamento curvaiolo e da tifo nello stadio”, ha detto il religioso aprendo la giornata di lavori.

“Hanno i telefonini di ultima generazione- dice ora Centinaio- li vedo, non vuol dire essere hooligan o tifoso”.
L’ex direttore commerciale di un tour operator (“Sono in aspettativa”, racconta alla platea) premette che “dobbiamo aiutarli a crearsi un futuro, permettere loro di avere una vita dignitosa come hanno molti di noi”, poi subito precisa: “Ci sono tanti cittadini italiani nelle mense dei poveri, tanti che dormono in macchina perche’ non possono piu’ pagare il mutuo”.

Insomma, “quello di chi chiede aiuto e’ un mondo variegato, composto non solo da chi arriva da fuori. Non e’ solo il mondo dell’immigrazione a essere composto di persone che non riescono ad arrivare alla seconda settimana del mese”.

Prima gli italiani poveri, quindi. Per spiegare meglio il concetto Centinaio ricorre alla letteratura sacra. L’incipit e’ salviniano: “Lo dico da buon padre di famiglia, pensate a San Martino quando ha diviso il proprio mantello e l’ha dato al bisognoso. San Martino non aveva cento mantelli, non ha diviso il suo mantello in cento parti. Lo ha diviso in due perche’ una parte serviva a lui per coprirsi e una parte serviva al bisognoso. Quindi se da buon padre di famiglia lo Stato italiano ha ‘ics’ fondi per poter aiutare deve ahime’ fare una scelta e se io devo fare una scelta aiuto sicuramente chi e’ entrato nel nostro Paese rispettando le regole, soprattutto chi e’ scappato da una guerra”.

 

 

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