Germania e Olanda rifiutano di accoglierela, la Spagna non risponde: la Ong scafista Lifeline chiama Parigi

In Italia non si può andare perché Salvini ha chiuso i porti. Francia e Germania dicono no. La Spagna non risponde. Tutti i porti chiusi per gli scafisti di Lifeline che ora chiedono aiuto alla Francia.

Che fare, allora? Se Malta nega l’attracco, non resta che rivolgersi a Parigi o Madrid nella speranza che rispondano all’appello. La Lifeline, la nave della Ong tedesca al centro delle polemiche in questi giorni, ha infatti inviato due messaggi alla Francia e alla Spagna per chiedere ai governi aiuto. Una nuova grana per Macron e Sanchez, che in questi giorni hanno chiesto ai Paesi Ue solidarietà nella questione immigrazione e che ora devono passare dalle parole ai fatti.

La Lifeline ha a bordo 230 migranti recuperati nei giorni scorsi al largo della Libia. Dopo il rifiuto all’attracco da parte dell’Italia e di Malta, gli operatori umanitari hanno scritto una lettera al governo spagnolo. La missiva è stata spedita venerdì scorso ed è arrivata alla mail del ministero dell’Interno, all’Unità di Crisi e a uno degli assistenti dell’eurodeputato socialista Juan Fernando López Aguilar. Ma ancora non è arrivata risposta, nonostante solo sabato Sanchez abbia accusato l’Italia di essere egoista e anti-europea.

Come ha spiegato il fondatore dell’Ong teddesca, Axel Steier, nella lettera si ringraziava la Spagna come “unico Stato europeo” che si è assunto la responsabilità in questa crisi umanitaria e lo ha coinvolto nella speranza che “possa aiutare a trovare una soluzione umanitaria a questa situazione urgente per portare queste persone in un luogo sicuro“. Ma la richiesta di far sbarcare i migranti nella penisola iberica ha delle complicazioni: la Lifeline, nave di piccole dimensioni, sostiene di non poter raggiungere la Spagna in sicurezza come fatto nei giorni scorsi dalla Aquarius. Dunque dovrebbe essere organizzato un trasbordo. Intanto l’Ong ha chiesto al governo spagnolo di concedere visti umanitari ai 234 migranti a bordo della nave “a causa dell’urgenza della situazione e dello stato di necessità in cui versano alcuni rifugiati“.

Dal governo spagnolo, come detto, non sono arrivate risposte ufficiali. Ma il ministro dello Sviluppo economico spagnolo, Josè Luis Abalos, ha ribattuto all’offerta arrivata dal sindaco di Barcellona Ada Colau di accogliere i mille migranti salvati nei giorni scorsi nel Mediterraneo. La Spagna – ha detto – ha una “visione umanitaria molto rispettosa dei diritti umani e molto in sintonia con la situazione difficile di determinate popolazioni“, ma “altra cosa è che noi diventiamo l’organizzazione del Soccorso Marittimo di tutta Europa“. Insomma: dopo i soli 630 migranti accolti dalla Aquarius, Madrid già si tira fuori dalla partita.

E così, alla fine, la Lifeline ha deciso di rivolgersi alla Francia. “Oggi chiederemo alla Francia di accoglierci – ha detto Axel Steier, portavoce dell’ong Lifeline, all’emittente francese Rtl – Se non avremo una risposta, lasceremo Malta per andare al Nord … in Spagna o in Francia“. Oltre che dall’Italia, la Lifeline è stata “rifiutata dalla Germania e dai Paesi Bassi”

 

 

 

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