Alessandra Mussolini durissima contro Forza Italia: “Un’agonia, finiremo come il Pd. Vertici da cambiare subito”

Ancora una volta, Alessandra Mussolini picchia durissimo contro Forza Italia. Lo fa sposando di fatto le posizioni di Giovanni Toti. La Duciona, infatti, afferma: “I risultati dei ballottaggi dimostrano ancora una volta che il centrodestra unito vince e, pertanto, continuare ad assumere posizioni critiche nei confronti della Lega al governo è un errore che ci avvicina paradossalmente ad un Pd agonizzante”. E ancora, l’europarlamentare azzurra aggiunge: “L’attuale classe dirigente, che ieri ha dato prova di sé in un avvilente scambio di comunicati a urne aperte, non può più guidare il partito in una fase di così radicale cambiamento”.

“Si assiste ormai a stucchevoli quanto scomposte schermaglie di vertice mentre la base e i dirigenti locali vengono utilizzati solo per le campagne elettorali e dimenticati il giorno dopo – continua la Mussolini -. I congressi territoriali vagheggiati a mezzo stampa come generosa concessione hanno in realtà lo scopo di cristallizzare lo status quo e verrebbero utilizzati per rafforzare le attuali dirigenze. Si sta continuando a ragionare ancora di inutili nomine su nomine prendendo decisioni senza il benché minimo coinvolgimento dei militanti. Vi è totale mancanza di partecipazione. Il respingimento costante di qualsiasi sollecitazione che non sia conforme a quanto deciso dal cosiddetto Stato maggiore non è più accettabile. Ci sono muri e barriere impenetrabili, che hanno portato il partito all’isolamento avendo come obiettivo la salvaguardia di posizioni personali”.

Parole durissime, quelle della Mussolini, rivolte contro i vertici del suo stesso partito. Dunque, propone la sua ricetta: “L’unica via per dare una possibilità di sopravvivenza al nostro partito – riprende – è la creazione di comitati di base per lanciare un’Opa contro il verticismo per portare avanti dal basso istanze ben precise, contenuti politici e sociali chiaramente individuati, secondo i seguenti principi: territorialità, parità, responsabilità, autoconvocazione, autogestione. I comitati di base dovranno essere rappresentati a livello nazionale per dettare la linea del partito che deve essere prioritaria rispetto alla creazione di nuovi organigrammi. La base deve essere una volta per tutte protagonista e responsabile di un’Altra Forza Italia”, conclude la Mussolini.

 

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