A Napoli arrestato un richiedente asilo del Gambia per terrorismo. Ecco cosa stava architettando

Effettuato a Napoli un arresto ai danni di un richiedente asilo proveniente dal Gambia. L’accusa è di terrorismo, con il fermo che è parte di un’operazione più grande.

Insieme al suo connazionale Alagie Touray – già arrestato sempre nel napoletano ad aprile – stavano progettando un attentato in Spagna o in Francia, nella modalità già sperimentata: un autoveicolo che si lancia sulla folla.

La prova che inchioda Osman è un video, circolato tramite Telegram, in cui l’uomo gambiano si arruola nell’Isis giurando fedeltà all’organizzazione e al califfo.

Dalle indagini è emerso che, sempre via Telegram, avrebbe ricevuto l’ordine di lanciarsi sulla folla con un’auto, come avvenuto Nizza. Un attentato analogo a quello che meditava di compiere Osman, preso due giorni fa. Sarebbe arrivato in Italia lungo le rotte degli immigrati dopo aver praticato un duro addestramento militare in Libia e nel Nord Africa.

All’identificazione del gambiano arrestato da Digos e Ros si è arrivati grazie al cellulare sequestrato proprio al connazionale Touray, che ha collaborato alle indagini. Osman è ritenuto particolarmente pericoloso. 

Le forze dell’ordine lo hanno seguito costantemente negli ultimi tempi. In Puglia massima allerta quando il gambiano si è avvicinato a una processione religiosa perché si temeva potesse compiere un attentato.

«Gli arresti che abbiamo compiuto fanno sperare che ora il proposito di attentato terroristico sia stato abbandonato». A dirlo, il procuratore di Napoli, Giovanni Melillo. Sia Sillah Osman che Alagie Touray facevano parte di un gruppo composto da 13 persone addestrate nel deserto, alcune delle quali morte in agguati e altre ancora libere“.

Dimostrato ancora una volta come tra gli immigrati si nascondano diversi terroristi. Un motivo in più per regolamentare gli arrivi.

 

 

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