Forza Italia e il fuggi fuggi verso la Lega, Giovanni Toti avverte Silvio Berlusconi: “Così stiamo morendo”

“Così Forza Italia rischia l’estinzione”. È Giovanni Toti a lanciare l’allarme verso Silvio Berlusconi, nel giorno dei ballottaggi alle Comunali e al termine di una settimana in cui molto si è detto e scritto sulla lenta e sotterranea fuga di truppe forziste verso la Lega di Matteo Salvini.

Il governatore azzurro della Liguria, da tempo il più vicino al Carroccio nel partito del Cav e da sempre convinto della necessità di creare un nuovo grande partito del centrodestra, non usa mezzi termini: “Forza Italia ha bisogno di una profonda ristrutturazione – spiega alla Stampa -. Pensare che possa essere rilanciata cambiando il simbolo e qualche faccia sarebbe come ridipingere un palazzo che ha i muri portanti lesionati”. Il tema è noto: basta decisioni calate dall’alto. Non solo primarie: “Ci sono mille modi per realizzare la democrazia interna. L’importante è far esprimere i propri militanti e i propri elettori. È da questa consultazione che dovrà emergere la nuova classe dirigente ma, soprattutto, la nuova gerarchia di valori e progetti”.

La polemica è contro una classe dirigente che l’ha spesso considerato “eversivo”, e “dove magari, spero di no, qualcuno ritiene di dover salvare solo la propria poltrona, assistendo senza battere ciglio all’ineluttabile declino”. Che è il fuggi-fuggi verso Salvini: “Gli elettori e i dirigenti, lasciati senza progetti, senza nemmeno la possibilità di discuterne, è ovvio che tendano a essere attratti da suggestioni diverse”. Non mancano però stilettate anche a Salvini: “In questo momento la Lega gode di ottima salute. Salvini detta con grande efficacia l’agenda politica del Paese, e su alcuni temi riesce a ottenere risultati mai avuti finora, vedi l’ immigrazione. Ma talvolta le risposte leghiste sembrano più rivolte a calmierare le paure del giorno che dirette a sviluppare un’idea di futuro, più tese a rifugiarsi nelle sicurezze del passato che ad affrontare le insicurezze di fronte a noi”.

 

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