Matteo Salvini, Augusto Minzolini e lo schema del trionfo: come si sta prendendo gioco di Berlusconi, Di Maio e Meloni

“Schema Salvini”, ovvero come prendere per fessi alleati veri o presunti senza far loro capire nulla. Augusto Minzolini, sul Giornale, ripercorre in un velenosissimo retroscena le tappe che hanno portato “l’estremo” Matteo Salvini a diventare “centrale” nel panorama politico italiano. Il “maschio alfa” del governo è insomma come Silvio Berlusconi, Romano Prodi e i vecchi democristiani, perché come loro ha compreso che “i più arrabbiati sono i moderati”.

Di suo, sottolinea Minzo, il leader della Lega ci mette “una certa capacità manovriera per non dire spregiudicatezza”, sommata alle incapacità di M5sForza Italia e Pd di opporsi a lui, in varia misura. Basta dare un’occhiata alla “agenda settimanale” del vicepremier nonché ministro degli Interni: “Nel tradizionale lunedì di Arcore, ventila per il futuro al Cav un possibile cambio di maggioranza che riporti il centrodestra al governo; il martedì a Palazzo Chigi fa immaginare a Conte e Di Maio un lungo sodalizio; il mercoledì torna a promettere alla Meloni la presidenza del Copasir, o qualcosa giù di lì; il giovedì lancia la prima proposta che gli viene mente, che fa infuriare SavianoSantoro e Vauro, ma manda in visibilio due terzi degli italiani”. Risultato: Salvini arriva a sovrapporsi al concetto di governo, fino quasi a cancellarlo. “Il padrone sono me”, o giù di lì.

 

 

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