Immigrazione, l’ambasciatore ungherese Kovacs: “Ecco come fermiamo chi aiuta i clandestini”

Si chiama “Stop Soros” ed è il pacchetto di leggi anti-immigrazione votato dal Parlamento ungherese. Il Paese, scrive Adam Zoltan Kovacs, ambasciatore d’Ungheria a Roma, in una lettera a il Tempo, “accoglie la richiesta di asilo di soggetti perseguitati che si trovano in situazioni di grave pericolo; pertanto la normativa si riferisce esclusivamente alla lotta contro l’immigrazione clandestina e al suo favoreggiamento”.

La legge intende fermare chi aiuta i clandestini: “Costituiscono crimini il sostegno finanziario dell’immigrazione clandestina o il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in cambio di denaro. Il traffico di persone, l’attraversamento illegale della barriera di frontiera, il danneggiamento della barriera di frontiera, l’impedimento ai lavori di costruzione della barriera, l’ agevolazione del soggiorno illegale e della immigrazione clandestina possono essere puniti con l’ espulsione dal Paese”.

Il pacchetto, continua l’ambasciatore, “risponde alla crescente preoccupazione degli elettori ungheresi e dei cittadini di tutta Europa che la sicurezza, sia interna che esterna, debba essere una priorità assoluta. L’Ungheria si unisce a un numero ristretto di paesi che sono all’avanguardia nella creazione di normative ragionevoli che proteggono i cittadini nella consapevolezza che la mancanza di trasparenza nei settori non governativi non è esclusiva del nostro paese e che molti altri Stati membri stanno lottando contro di essa”. E per quanto riguarda “la tassa proposta sulla migrazione, è importante notare che essa sarà riesaminata una volta ricevuto un feedback internazionale sufficiente”.

 

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