L’ex terrorista difende Battisti: “Solo un invecchiato fuggiasco”

Cesare Battisti è solo “un invecchiato fuggiasco” e chi lo vuole in Italia è “evidentemente un tossico-spacciatore dell’aggiunta di male a male”.

L’ex terrorista Oreste Scalzone, fondatore di Potere operaio e autonomia operaia, difende l’esponente dei Proletari armati per il comunismo per cui ieri il presidente del Brasile, Michel Temer, ha firmato il decreto di estradizione.

“Passano sui teleschermi maschere di Stato che, chi compunto con faccia da museo delle cere, chi sghignazzando con 47 denti, levano te deum perché pensano di avere al fine vinto una lunga guerra di scartoffie e peti”, dice Scalzone all’Adnkronos, “La vittoria sarebbe di poter riportare in celle di ergastolo, da un Paese che l’ergastolo aveva abolito in quanto pena di morte differita, un invecchiato fuggiasco che la verità giudiziaria decretata quasi mezzo secolo fa da un collaboratore di giustizia definito pentito aveva stabilito fosse un assassino”. E ancora: “I politicanti, gli statisti, giocano con la frustrazione di parti leseincoraggiandole a cercare un impossibile risarcimento a mezzo di vendette dirette o trasversali”, attacca l’ex leader di PotOp, “Questo Stato va oltre l’immagine nietzschiana di mostro freddo e si presenta piuttosto come un groviglio di algoritmi psicopatici. Pare che ancora una volta una persona sia sfuggita all’abbraccio mortifero e chi se ne rammarica evidentemente è un tossico-spacciatore dell’aggiunta di male a male”.

Scalzone ha in comune con Battisti la fuga in Francia negli anni ’80, quando è stato condannato per “attività sovversiva” durante gli anni di piombo. E ora scende in piazza con i gilet gialli. “Con l’incessante martellamento, le prediche su un assurdo bon ton che arrivano da opinion makers e intellighenzie Maestre di non-pensiero, certo, le strade e le piazze di Parigi oggi appaiono un po’ più vuote”, dice l’ex terrorista mai pentito, “Ma anche mezze piene: l’acqua che tracima e dilaga non può essere distillata prima. Si sono conosciuti nella storia regimi, dispotismi che potevano dire tutti a casa e la strada è vietata e imporre coprifuochi o leggi marziali. Si sono visti da est a ovest e viceversa- Dalla west coast americana a Madrid, Berlino, Roma, Mosca, Pechino, Tokyo, solo per citare il secolo scorso, e le piazze ne risultavano il più spesso vuote, torride o gelate. Ma forse non si erano ancora visti fior fior di opinion makers martellare incessantemente su quella che dovrebbe essere la spontanea decisione dei manifestanti, ispirata dal bon ton, di affollarsi in ginocchio attorno a quelli che li proteggono, i poliziotti, che stanno li a tutelare le loro vite e anche un idealizzato e intimato manifestare belante…”.

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