Oggi si ripulisce un altro Centro di Accoglienza. “Taccia chi non vuole altra sistemazione altrimenti….” Ecco cosa accade.

Le condizioni sono limitate e definitive. Una volta sgomberato il centro di Accoglienza di Conetta, i residenti dovranno accettare di essere sistemati altrove.

Altro sgombero per l’accoglienza. I residenti verranno distribuiti su altre zone e guai a rifiutare la sistemazione. La condizione è il ritiro del documento di accoglienza.

Leggiamo cosa scrive Il Giornale:

Alle 14 gli uomini della Polizia di Stato del commissariato di Chioggia e i carabinieri della citttà clodiense, cominceranno le operazioni di trasferimento. Circa 42 – 45 richiedenti asilo, ora sono meno di 200, verranno trasferiti in altre strutture. Stessa sorte venerdì. Venerdì è prevista la presenza di un sottosegretario degli Interni.

Ma regole ferree stavolta, non come quando i profughi scapparono e poi tornarono e poi riscapparono di nuovo e poi pure si lamentarono se per caso la nuova struttura non fosse stata di loro gradimento. Ecco, stavolta no, stavolta a chi rifiuterà la nuova sistemazione sarà revocata l’accoglienza, spiega una fonte in esclusiva al Giornale.it.

Un centro quello di Conetta che è arrivato a ospitare oltre 1600 richiedenti asilo. Il Giornaleè riuscito a entrare più volte dentro quell’accatastamento di esseri umani, gestito dalla cooperativa Ecofficina, ora Edeco, già plurindagata: truffa, falso, maltrattamenti truffa, associazione per delinquere e fatturati con cifre a sette zeri. Proprio quella cooperativa sì che “ne abbiamo fatte di schifezze”, disse l’ex prefetto di Padova.

Insomma, un vero passo avanti. Dopo un incendio nella strutture e altre manovre da parte dei migranti, Salvini ha mantenuto la parola. Disse che avrebbe chiuso e così è andata. Ora però nella zona restano 2400 richiedenti asilo da ricollocare o rispedire.

Fonte: ilgiornale

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