Scandalo Ong. La direttrice svela cosa spiega ai migranti per fott**e tutti e riuscire ad entrare in Ue.

Ora non sono più semplici sospetti. E’ tutta verità quella che si dice sulle Ong. Questa volta nel mirino ci finisce una grossa, Advocates Abroad, che agisce nella Grecia settentrionale per dare assistenza a rifugiati o presunti tali.

A parlare è la direttrice esecutiva dell’associazione, Ariel Ricker, che spiega come ingannare la polizia di frontiera, raccontando violenze e traumi mai accadute.

“Dico loro che dobbiamo recitare la commedia, che tutto questo è teatro. Il loro ruolo dev’essere quello di rifugiato traumatizzato, perché questi Easo (il personale che si occupa di interrogare i sedicenti profughi, ndr) sono fottut*** stupidi.

Tutto ciò che sanno è solo quello che c’è scritto sul loro manuale, che spiega cos’è un rifugiato traumatizzato e le sue caratteristiche. Quindi noi addestriamo le persone a fingere quelle caratteristiche”.

Lo scandalo non è finito. La signora prosegue sottolineando come “loro (cioè gli agenti di frontiera, ndr) devono tener conto dell’atteggiamento delle persone, capire se sono emotive o no. Quindi bisogna piangere, vomitare e chiedere una pausa”. Un tutorial vero e proprio, in cui spiega per filo e per segno “come entrare nella stanza, come presentarti, come sederti, come alzarti e come pregare”.

Esatto: la Ong insegna ai migranti anche le preghiere, per colpire emotivamente chi deve giudicare la loro posizione. “A volte – prosegue la Ricker – gli agenti chiedono: Quali sono le tue vacanze preferite? E alcuni (profughi) rispondono semplicemente ‘Natale’. Noi spieghiamo che questa non è una risposta sufficiente. Devono dire anche che è il 25 dicembre, e che è la data di nascita di nostro Signore”.

Ma che bravi!

Fonte: Libero

 

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